Ecco come il nuovo Governo guidato da Giorgia Meloni intende gestire la situazione pandemica inerente il covid.
Il Covid non è sconfitto, come ricordano gli scienziati e i numeri. Ma cosa farà il prossimo governo guidato da Fratelli d’Italia? Per quanto riguarda il ministero Giorgia Meloni sembra voler puntare a sostituire Speranza con un tecnico, tra i nomi che emergono Francesco Rocca della Croce Rossa e Matteo Bassetti famoso infettivologo di Genova. Se dovesse invece essere un politico potrebbe essere o la forzista Ronzulli o il leghista Garavaglia (coordinatore alla sanità).
La linea di Fratelli d’Italia riguardo alle misure da prendere contro il Covidi si colloca nel mezzo, come ha sottolineato a Repubblica il responsabile alla sanità del partito vincitore Marcello Gemmato. FdI si schiera a metà tra le due tendenze che sono: “Una oltranzista di chi, come dico scherzando, vaccinerebbe anche i peluche dei figli, e un’altra di stupidi che considerano il vaccino acqua sporca o addirittura veleno. Tra iper chiusuristi e complottisti, noi stiamo nel mezzo, con la scienza”.
Stop a green pass e mascherine: il Covid nel governo Meloni
Già questo governo uscente aveva intenzione di eliminare l’isolamento per gli asintomatici. L’obiettivo è puntare su vaccini e terapie anziché su mascherine e quarantena. Quello su cui è netto il partito di Meloni è il Green Pass che non tornerà. “Sul Green Pass abbiamo sempre detto che non si trattava di una misura sanitaria, non partiva da principi scientifici” ricorda Fratelli d’Italia.
Inoltre, apporta la tesi di Fauci che aveva sostenuto che anche i vaccinati possono contagiarsi e che quindi il Green pass è una falsa sicurezza. Per Gemmato la strategia vaccinale dovrebbe mettere in sicurezza gli anziani e chi ha problemi di salute. Ma non ci dovranno essere più obblighi solo raccomandazioni. Sulle mascherine si va verso l’addio: “Sarebbe auspicabile che si mettessero quando si entra in reparti dove ci sono persone fragili.” Il governo Meloni per quanto riguarda il Covid “non seguirà le virostar, ma scienziati con impact factor alto e magari le linee di indirizzo già prese in altri Paesi”.